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Voglia di vivere

Dio c’è, ora c’ho le prove” sono le parole, proferite da Massimo Ceccherini nel film “Il ciclone”, che più mi sono rimaste impresse al termine della visione.

“Il ciclone” appartiene a quel ventaglio di film che hanno segnato la mia giovinezza, insieme a “Flashdance”, “Dirty dancing” e “Il favoloso mondo di Amélie”. Quei film che potrei vedere mille volte (e devo confessare che ci sono andata vicina!) e continuerebbero ad emozionarmi.

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Stamane mi è venuta in mente la frase che ho appena citato perché ho avuto la dimostrazione pratica che elevare le proprie frequenze, i propri pensieri, ed accrescere la fiducia in sé e nella Vita sono atteggiamenti molto potenti. Cambiano non solo il nostro modo di vedere e di sentire, ma anche ciò che accade intorno a noi.

Ma lascia che ti spieghi meglio. Il terremoto emotivo, seguito allo scossone ricevuto e alla conseguente presa di consapevolezza sia della gabbia in cui mi ero sigillata, sia della necessità di agire per uscirne e ricominciare a vivere, ha avuto come effetto quello di produrre una quantità infinita di idee, ma soprattutto una gran voglia di vivere, e di farlo nel mondo reale, a differenza di ciò che mi stava accadendo negli ultimi tempi.

Mi viene difficile spiegarti come sia potuto accadere che la stessa persona, che fino al giorno prima oscillava tra torpore esistenziale e ansia cosmica (probabilmente un messaggio della mia anima del tipo “a ripigliate”!), abbia potuto trasformarsi in un tempo così breve in una macchina da guerra di idee e di voglia di realizzarle. Eppure è proprio così, è come se vi fosse un interruttore in noi che, una volta individuato (e questo è proprio il difficile in certi momenti) e schiacciato, crea il momento della svolta. Perché ti dico questo? Per darti fiducia, per dirti che tutto passa, tutto cambia e si trasforma.

Io credo molto nella presenza angelica, che ci sostiene e ci conforta. Da quando ho maturato questa capacità di “sentire”, la mia vita ha assunto un sapore più dolce. Sapere che non sono sola, mai, mi dà una forza e una fiducia incrollabili, anche nei momenti più bui.

Ciononostante, a volte non è sufficiente. Occorre proprio qualcuno che dall’esterno ci sproni e ci inciti a vivere, e a farlo nel modo più fedele alla nostra natura.

E ora lascia che ti racconti cosa è accaduto in questi giorni. Vale la pena di dedicare del tempo alla lettura di queste righe perché contengono un messaggio, a mio parere, importante: la preparazione teorica è sicuramente arricchente, ma ciò che tocca davvero le corde dei sentimenti altrui e li spinge ad evolvere è il trasmettere la nostra esperienza diretta, è il far sentire all’altro che, al di là delle esperienze individuali, siamo tutti connessi e viviamo emozioni che ci accomunano.

La cosa più bella che mi è accaduta è che ho ripreso a girare per la mia città, a studiare Torinosette (per chi non fosse di Torino, un inserto de “La Stampa” con tutti gli eventi della settimana) con lo zelo di un cercatore d’oro, a buttarmi nella mischia, a socializzare.

La Vita ha subito sentito una diversa frequenza e mi ha offerto dei doni speciali. Il più prezioso mi è giunto ieri sera, al termine di una passeggiata con un’amica, un’anima affine, che ha la capacità di farmi sentire sempre chi sono, nella versione più autentica e libera di me. Ricordo ancora la prima volta che l’ho incontrata: è stato da Orso laboratorio caffè, luogo del cuore di cui ti parlerò. Ma non ora, questo tempo e questo spazio sono solo per Lei.

Benedetta è il mare che si intravede tuffandosi nel blu verde dei suoi occhi. È il mare che ti accoglie tra le sue braccia e ti culla. Con lei ti senti protetta, ascoltata, curata. Raramente mi sono sentita così con una persona.

Ebbene, questa fatina ieri sera mi ha guardato negli occhi e mi ha proposto di fare un uso alternativo dei social, con i quali non ho un buon rapporto, non riuscendo a esprimermi come vorrei e non trovandomi in una realtà che mi corrisponde. Mi ha proposto di creare una rubrica con lei, con l’obiettivo di discorrere leggermente di tematiche varie, scelte di volta in volta. Una chiacchiera tra amiche che, raccontandosi, vogliono trasmettere qualcosa di loro e della loro esperienza di vita. All’inizio, le ho riso in faccia, ma poi qualcosa ha iniziato a fibrillare in me. Ho sentito, al contrario, che l’idea mi eccitava tantissimo e che avevo un’incontenibile voglia di provarci!

Per concludere, dove voglio arrivare? Conosco Benedetta da diversi anni, ma non mi aveva mai proposto nulla di simile. È accaduto proprio nel momento in cui certi canali in me si erano riaperti. Ogni cosa accade nel momento esatto in cui deve accadere. Restiamo, quindi, sintonizzati alla nostra frequenza e lasciamo che sia, con fiducia.

Con Amor,
FF

Brano consigliato: “Wonderful life”, magicamente interpretata da Katie Melua.

2 risposte

  1. Cara FF, sono le 7.17 del 1.07.2023 e mi sono imbattuta nel tuo scritto che parla la mia lingua con la freschezza di questo inizio di giornata. Come ben sai anche io CREDO in qualcosa di molto più grande di noi che esiste e ci chiama specie quando stiamo annaspando e contemporaneamente ci sentiamo disponibili alla meraviglia.
    Che bellissima l’immagine della nostra Anima che ci dice con accento romana: A REPIGLIATE!
    Grazie ancora per questa tua creazione, un giardino ???? che mi sta facendo innamorare … buona creazione a te e grazie ????

    1. Cara Cri, che bello sapere che leggi le mie parole al risveglio (e non la sera per addormentarti!)…
      La nostra anima credo sia molto colorita e ruspante, mi piace immaginarla così!
      Grazie a te per aver colto l’essenza di questa creazione e per esserti addentrata in quel giardino, con spirito di scoperta e di condivisione…
      Un fortissimo abbraccio, anima bella!

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