Sono in una fase di forte espansione.
Mi sento come un supereroe che squarcia il velo delle tenebre e giunge alla luce. Se chiudi gli occhi, puoi immaginarlo.
E in effetti, come sempre, i segnali risuonano alla nostra frequenza. Ogni mattina mi sveglio e faccio “un giro” di carte degli angeli (le mie preferite sono quelle di Doreen Virtue). Stamane mi è uscita, insieme ad altre, la carta “Mistica“, che rappresenta proprio questo passaggio.

Come puoi ben vedere, queste carte sono parecchio vissute!
E’ una sensazione magnifica quella di trovarsi in una nuova condizione in cui non mancano buio e turbolenze ma tu sai tornare a quella luce che hai intravisto e che, piano piano, si espande sempre di più.
Quando penso alle turbolenze, mi viene in mente la metafora dell’aereo (nemmeno troppo metafora, in realtà!) e penso: quando sei sull’aereo e ci sono le turbolenze, cosa fai? Considerato che non puoi scendere, sopporti (ognuno lo fa a suo modo) e attendi che passino. Ebbene, io sto imparando a fare così. So che ci sono giorni in cui sono demoralizzata, altri in cui sono stanca, altri ancora in cui sono fibrillante. Anzi, usiamo la parola giusta: ansiosa.
Ma passano. Se noi siamo pazienti, perseveranti e clementi con noi stessi, tutto passa. E, spesso, dopo queste fasi molto “vivaci” ci ritroviamo ancora più forti e centrati.
A me capita così.
Mi è finalmente arrivato il divano nuovo!

Comodo, carino e relativamente economico. E poi è francese! Ho anche approfittato della promozione “zero spese di consegna”, che poi l’ho aspettato per un’ora e mezza oltre la fascia oraria indicata, ho litigato con l’azienda del divano e con quella di trasporto per questo contrattempo (ho anche minacciato un “vi faccio causa” che mi dà sempre una grande soddisfazione!), ma alla fine è giunto laddove doveva stare e io ne sono felice.
Ne sono talmente felice che da ieri non mi ci sono ancora seduta. L’ho spostato, agghindato, sistemato, guardato davanti, di lato, di dietro, ma ancora non gli ho permesso di toccare le mie aggraziate terga.
Cronache di una perfezionista, la cui strada per la libertà in questo campo è ancora lunga…
Stasera, a degna conclusione di una giornata piuttosto serena, penso comunque che compirò il grande tuffo su questa meraviglia!
Ma prima mi attende una polenta con broccoli, ricetta tramandata da mamma, in cui scioglierò, per onorare la mia anima francese, un discreto quantitativo di burro altoatesino, fatto con pura panna, e di formaggio raclette con semi di senape, acquistato da Amaury, le fromager de Lyon ici à Turin.

Amaury è un ragazzo prima di tutto molto competente e appassionato del suo lavoro. La sua ricerca è incessante e accurata in un modo che solo una della Vergine come me può capire (forse anche lui è nato sotto il mio stesso meraviglioso segno!). E poi i suoi formaggi sono divini. Ma anche i suoi vini e gli altri prodotti (yogurt, flan dolci, marmellatine, ecc.) lo sono.
E’ una tappa che non puoi mancare se verrai a Torino. Sì certo, come spesso mi sento dire, la tradizione di formaggi italiana nulla ha da invidiare a quella francese. Sì, sì…tutto vero…però oh là là ces fromages français…
Bene, per oggi è tutto. Un certo languorino mi distoglie dalla scrittura e non credo che potrai biasimarmi!
Con Amor,
FF
Brano consigliato: “Le jour se lève” di Barbara Pravi.