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Se non ci crediamo noi, chi altro lo farà?

Scrivere per piacere, non per compiacere.

Mi sono chiesta quanto io da un certo punto in poi abbia iniziato a scrivere, non più per piacere (inteso come godimento), quanto piuttosto per compiacere un potenziale lettore.

D’altronde, alla domanda: “un blog? E di cosa parla?” mi sento sempre più in difficoltà a rispondere: “è un diario“.

E non so se le reazioni altrui siano un riflesso del mio buttarla lì quasi scusandomi perchè non scrivo come fanno tutti, per categorie e per “i 10 migliori vattelapesca”, o siano di puro e semplice disinteresse.

E quest’ultimo motivo mi spinge a voler fare meglio, a conformarmi.

Ma per cosa poi?

In questi giorni, più che mai, mi viene in mente il mantra che da sempre mi ripete mia madre, ovvero “se pecora ti fai, il lupo ti mangia“, che declinato alla mia situazione mi arriva come “se ti fai piccolo, gli altri ti tratteranno da piccolo”.

E, in effetti, ricorre frequentemente questo atteggiamento in me e porta gli altri a trattarmi come una persona dalla quale poco c’è da imparare o da ascoltare, quando invece il mio percorso di vita mi ha portato a essere, non solo una persona che sa un sacco di cose, ma anche una creatura molto illuminata, dotata di un eccezionale intuito.

Ma se non ci credo io, chi altro potrà crederci?

E allora eccomi qui, a fare un altro passo avanti nel mio cammino di liberazione.

Non importa quante persone mi vedranno, mi sentiranno, mi ascolteranno. Mi importa di cominciare a farlo per prima. Il resto verrà, se deve venire.

Sono giorni in cui sto lasciando andare vecchi schemi, molto radicati e molto tosti. Giorni faticosi, ma anche giorni in cui mi sento sbocciare, piano piano, nella delicatezza del sentire. E’ una meraviglia.

In queste fasi, è molto importante mantenere la rotta, avere fiducia nel proprio potere personale, ricordarsi che siamo creatori oltre che creature.

Nei tarocchi, c’è una carta che mi è particolarmente cara: l’Imperatrice.

Questa è nella meravigliosa versione di Clorophilla Studio – Orecchini magici di Agapée.

Essa ci parla di energia femminile, di forza, di indipendenza, di creatività, di potere personale.

E’ la forza creativa. E’ quel sentire il proprio valore, profondamente, ed esprimerlo.

A me arriva così ed è a lei che penso spesso in questi giorni di intenso cambiamento, in cui il mio inconscio sta compiendo opere grandiose di guarigione.

Sto imparando a lasciare che ogni cosa accada con i suoi modi e i suoi tempi. Certo, la tentazione di forzare le cose è sempre in agguato. Quando sento il bello, ne voglio ancora e, a volte, mi sento come se finalmente avessi in mano un godurioso cono gelato e qualcuno, passando, me lo portasse via. Ma so che devo imparare a stare in (e con) quel che c’è, come ripete spesso la mia amata amica Cristina.

Abbraccio la Luce e confido nei tempi divini.

In questi giorni, una piantina che credevo fosse morta ha messo una minuscola foglia. Era semplicemente il suo momento. La natura, a differenza di noi, sa che c’è un tempo per ogni cosa.

Questo non significa stare nell’inazione, ma significa stare in ascolto di quella saggezza interiore che ci guida verso ciò che è naturale, ciò che è “giusto”. Per esempio, ho spostato la piantina in un luogo diverso e questo ha dato il via alla rinascita.

Quindi, agire assecondando il profondo sentire.

Ti lancio questa sfida, non è semplice ma è un passo necessario. Io sono con te.

Con Amor,
FF

2 risposte

  1. ed è così che imparando a godersi il
    momento in pura pienezza, si compie il miracolo della rinascita senza sforzo ✨
    Ti voglio bene amata FF

    1. Ti voglio tanto bene anche io, amata Cri. Grazie per esserci, con la tua bellezza, con la tua delicatezza e con il tuo esempio…

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