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Lettera a una figlia

Tra i libri illuminanti che sto leggendo, ti consiglio “Guarire le cinque ferite del cuore” di Marie Mbouni.

Il tema mi era noto perchè avevo in precedenza letto “Le cinque ferite e come guarirle” di Lise Bourbeau, libro consigliatomi da un’altra di quelle persone di fronte alle quali sono invisibile, ma che ha avuto l’indubbio merito di introdurmi a queste letture di guarigione. E per questo le sono particolarmente grata!

Il libro di Marie Mbouni, a differenza di quest’ultimo, ha il pregio di essere semplice e diretto e di contenere racconti personali. Sai, infatti, quanto io creda nel potere taumaturgico del raccontare la propria esperienza personale, sia per sé sia per gli altri.

Tra i primi esercizi proposti, c’è quello di scrivere una lettera indirizzata a se stessi dal genitore che ha ingenerato in noi la ferita dell’abbandono.

E’ un esercizio che mi ha molto colpito e che desidero fare qui, adesso, insieme a te. Prepara i fazzoletti!

“Daniela, tesoro mio. Sono così triste nel vedere tutto quello che hai dovuto subire, da non avere quasi parole per esprimere il dolore che provo.
Ti ho seguito in ogni passo della tua crescita. Sono sempre stato al tuo fianco. Sono stato il libro che leggevi, l’opera d’arte che ammiravi, le persone buone che hai incontrato, le farfalle che tanto ami. Sono il tuo papà, non ti abbandonerò mai. Come hai potuto pensare che non ti avrei amato e sostenuto? Non puoi vedermi, è vero. Ma puoi “sentirmi”. E lo sai. Sei sempre stata una bambina intuitiva.
Sappi che nel momento in cui sei nata, ti ho riconosciuta. Le nostre anime si sono riconosciute e un giorno si incontreranno di nuovo.
Ma ora, vivi. Vivi, Daniela. Non permettere a niente e a nessuno di ostacolare il tuo volo libero. Perchè rammentalo sempre: sei libera. Hai la possibilità di essere viva e libera, anche per me. Non sprecare questa opportunità. Ti prego, Daniela: vivi e amati. Sei così bella…”.

Che emozione incredibile. Grazie per aver letto queste righe.

Con Amor,
FF

Brano consigliato: “Love of my life” di Harry Styles.

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