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La dolcezza del vivere

Ultimamente, mi guardo intorno e vedo, negli occhi delle persone, tantissima stanchezza e altrettanta insofferenza. Credo che tutto viaggi troppo in fretta, senza tregua nemmeno per respirare.

E, in effetti, il respiro è una di quelle funzioni vitali più spesso dimenticate e trascurate. Se sei già stato da un osteopata, sicuramente ti avrà trovato il diaframma bloccato.

Facci attenzione. Sì, proprio ora. Come stai respirando?

Io, per esempio, sono un caso disperato al punto da dovermi proprio prendere, di tanto in tanto, cinque minuti da dedicare a qualche respirazione profonda, per rilassarmi.

Quando penso alla lentezza del vivere e al riscoprire la sua dolcezza (“riscoprire la dolcezza del vivere”, riferito a questo film, è un’espressione utilizzata dal The Guardian), la mia mente (ma ancor di più il mio cuore) va al film “Passeggeri della notte” di Mikhaël Hers, con una Charlotte Gainsbourg in stato di grazia.

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Ho talmente amato questo film, visto per la prima volta al Cinema Baretti (dato che lo cito, ti segnalo l’imminente Festival del cinema spagnolo e latinoamericano), da conservare, sulla finestra della mia camera, una piccola locandina.

Qualsiasi dettaglio, qualsiasi sfumatura di questo film mi ha toccato profondamente l’anima: Parigi, gli anni ‘80, le immagini di repertorio, la solitudine che riscopre il calore della solidarietà, le notti insonni, la vetrata dell’appartamento che si affaccia sulla notte piena di luci, il garbo con cui la protagonista si relaziona con il mondo esterno, la sua capacità di rimettersi in gioco seguendo una sua passione.

Potrei continuare all’infinito, talmente mi ha estasiato.

Recentemente, ho scoperto che è possibile vederlo gratuitamente su Raiplay. Il giorno in cui ho fatto questa scoperta, ho avuto un autentico moto di gioia e da quel momento ho preso l’abitudine di assaporarne, appena posso, qualche minuto.

Mi siedo sul mio comodissimo divano Maison du Monde, Nemo (ti ho atteso quasi quanto si attende un bambino!), tiro su la copertina rosa confetto con stelline dorate, stessa provenienza, e, tisana in mano, mi gusto la mia tregua. La mia dolcezza del vivere.

E a te, quale film fa questo effetto? O quale altra attività?

Chiudo con un promemoria, che vale innanzitutto per me: rammentiamoci di rallentare e di goderci la vita. Piccole (e poche) cose per un grande godimento.

Con immutato Amor,
FF

Ps “i messaggi di FF” stanno prendendo forma; non vedo l’ora, ovviamente, ma cerco, nel contempo, di godermi ogni singolo secondo di questo straordinario viaggio. Credo che sia un pò questo il segreto del lieto vivere…

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