Negli ultimi anni ho incontrato, lungo il mio cammino, numerose Giovanni Donne che hanno molto arricchito il mio bagaglio emotivo, rendendo la mia crescita più gioiosa e leggera.
Sono Donne che mi fanno sentire che, grazie a loro, alla loro apertura di mente (e di cuore), alla loro “ricerca” e alla loro tenacia, il mondo potrà essere un posto migliore.

Di alcune, probabilmente, ti ho già parlato. Mi riferisco, per esempio, a Sofia, che oggi mi ha inviato un messaggio vocale, pieno del suo calore e dei suoi colori, facendomi esplodere il cuore di gioia. Di altre ti parlerò, oggi e in futuro. Chissà quante altre ancora ce ne saranno, infatti. Perchè, al di là dell’età anagrafica e dell’antichità della mia anima, il mio spirito è terribilmente (e inguaribilmente, per fortuna) giovane!
Apro il primo capitolo, parlando di Camille.
Incontrai Camille (segnati l’uso del passato remoto perchè, da buona piemontese, accadrà raramente), parigina di grande fascino e immenso talento, un pomeriggio di alcuni anni fa. Credo fossimo in pieno periodo di restrizioni Covid, piuttosto insensate agli occhi di un francese, abituato, quanto meno da un certo momento in poi, a un’indubbia maggiore apertura di vedute e a una libertà di essere e di agire.
Ero da St concept store, quando con la coda dell’occhio la vidi entrare, in tutta la sua originalità e con un sorriso smagliante. Come sai ormai, non ci ho impiegato molto a iniziare una conversazione, tanto più che, e sai anche questo, il richiamo di ciò che è francese è per me irresistibile.
Quello che non era prevedibile era il fatto che ci saremmo scambiate i contatti, che ci saremmo riviste nei giorni successivi e che avremmo mantenuto una connessione intensa e profonda a distanza di anni.
Io e Camille ci vogliamo bene. Lei è gentile, divertente, assetata di conoscenza, felina (tra l’altro, devo a lei, e gliene sarò sempre infinitamente grata, il “felina” del mio pseudonimo), poetica.
Lei ha 21 anni, credo. Io, 51.
30 anni di differenza ed essere alla stessa frequenza è una cosa che non è da tutti. Solo, infatti, chi è libero da pregiudizi e si apre alla Vita in tutta la sua bellezza è in grado di cogliere (e di apprezzare) tutto ciò che va al di là del comune sentire.
Volevo parlarti anche di altre magnifiche presenze, per dirla alla Ozpetek, ma ho cambiato idea, strada facendo, e mi fermo qui.
Plein d’amour,
FF
Brano consigliato: “Let somebody go” dei Coldplay. In genere, la mia scelta ha una qualche attinenza con la pagina che sto scrivendo, ma oggi no. Oggi ho scelto, senza una ragione precisa, una canzone che è una carezza per il mio cuore…