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Fibrillazione

Fibrillante è l’aggettivo che definisce il mio attuale stato d’animo. Non mi sono mai sentita così connessa con me stessa e con il mio scopo esistenziale. Provo un tale stato di eccitazione, da poter alimentare, con la mia energia, l’intera città.

Devo porre attenzione più che mai ai miei confini, perchè questi sono i momenti in cui divengo più appetibile agli occhi di chi ha bisogno di sminuirmi, scoraggiarmi, ostacolarmi in qualsivoglia modo. E’ incredibile, infatti, la relazione direttamente proporzionale che si crea tra l’avvicinarsi al successo (o comunque al raggiungimento dello scopo) e la ferocia di chi non vuole che tu ce la faccia. E’ una questione inconscia, ovviamente. Chi non conosce la libertà, non può permettere che tu la raggiunga e fa di tutto affinché ciò non avvenga. La cosa bella è che, ad un certo punto, conosci il repertorio e, non dico che non ti infastidisca, ma comunque ti tocca sempre meno.

Comprendere questo (e rendermi sempre più immune) è stato il passaggio forse più faticoso, insieme a quello di perdonarmi e di perdonare, ma quando ci sono arrivata ho provato un incredibile senso di leggerezza.

Come accennavo prima, devo essere cauta in questo momento (non chiusa, però), ma soprattutto devo restare centrata. Respirare profondamente e non farmi distogliere dai miei obiettivi.

Siamo al buono con “i messaggi di FF“. Massimo sta facendo la prova colore con la quadricromia, fornita da Anna. Sto diventando ferratissima in materia. Se consideri che quando ho iniziato non ne sapevo nulla, credo di aver fatto passi da giganti.

Finché non ci cimentiamo in un’impresa, non abbiamo gli strumenti per comprendere il lavoro altrui. Questo dovrebbe insegnarci, credo, a saperne di più prima di esprimere un giudizio.

Tra una modifica e l’altra, tra un ripensamento e l’altro riguardo alle frasi, mi godo il tempo libero.

Come avrai intuito, l’attività ludica che più mi aggrada è girare per locali, soprattutto all’ora dell’aperitivo, ma non disdegno le altre fasce orarie!

Recentemente, ho scoperto un locale in Via Santa Giulia, quartiere Vanchiglia, zona della movida torinese, frequentata soprattutto dagli universitari.

Si chiama Dunque e mi è stato consigliato da Giulio, proprietario di una delle migliori gelaterie di Torino: Ottimo, buono non basta!

È un locale schietto e autentico, come i suoi proprietari (uno dei quali credo si chiami Attilio), in cui l’offerta di vini è eccezionale e le tapas non sono da meno.

L’ho particolarmente amato perché l’ho sentito affine, genuino e senza troppi fronzoli.

Te lo consiglio vivamente, quindi!

Bene, per il momento è tutto! Vado a fibrillare altrove. Anzi, per il momento, credo che mi scatenerò in una danza selvaggia sulle note di “Pump up the jam” di Technotronic (brano consigliato). Se parliamo di fibrillazione, non esiste brano che più la posso rappresentare!

Con Amor,
FF

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