Ci sono giorni in cui mi sveglio stanca e contrariata. Nella fattispecie, oggi è accaduto perché ho trascorso una notte pressoché insonne, tra caldo atroce, digestione lenta a seguito di vari assaggi alcolici e lotta impari con una piccola blatta che da alcuni giorni ha deciso di convivere con me (ed è proprio vero che per convivere con me bisogna ricorrere all’imposizione unilaterale!).
Impari perché lei è (era, alla fine ho vinto io e chiedo scusa agli animalisti ma non le ho permesso di continuare questa esistenza) velocissima. Alle tre di notte, mi sono svegliata per andare in bagno e lei era lì, più sveglia che mai, che mi ammiccava e mi sfidava. Come una stratega in battaglia, ho recuperato quel minimo di lucidità per tenderle una trappola e non darle scampo. Sono poi tornata a dormire alleggerita, ma con una quantità considerevole di adrenalina in corpo!
Per spiegare questa situazione surreale, e la paura che esseri striscianti e volanti (diversi dalle farfalle diurne) mi causano, bisogna fare riferimento, inevitabilmente, alla mia mania di controllo e al mio sentirmi minacciata da tutto ciò sul quale non ho modo di intervenire.
Ed ecco che situazioni, che in altri suscitano un’ilare reazione, a me creano il tilt. Ho le mie ragioni, te lo assicuro. E se ti viene da giudicarmi, chiediti se non ci sia qualcosa nella tua vita che ti paralizza e crea disagio, e per il quale vieni per lo più deriso. Se non c’è, ritieniti fortunato.
Ricordo una volta, ero in trasferta lavorativa e, al rientro in camera d’albergo, dopo una cena con un collega che prendeva queste occasioni come potenziali appuntamenti galanti, quindi già piuttosto provata da una serata, in cui tutto avevo potuto essere, tranne che naturale e rilassata, ho trovato sul soffitto una colonia di ragni, di medie dimensioni. Sono andata nel panico! Ho chiamato il collega che, invece di cogliere l’occasione per compiere una buona azione, mi ha sbattuto in faccia una fragorosa risata (e, ovviamente, non ha risolto il mio problema!). La situazione si è poi risolta con l’intervento del proprietario dell’albergo, il quale con fare affabile e perizia ha ripulito la stanza dai suoi ospiti indesiderati (e non paganti!).
Anyway, una cosa è certa: non potrei mai vivere in campagna…l’importante, come dico sempre, è essere consapevoli. Sul resto, work in progress.
Questa giornata, iniziata quindi con fare assonnato e nervosetto, prometteva davvero male.
Già di per sé il caldo sarebbe stato sufficiente a rendermi irascibile. Non lo sopporto proprio. Chi desidera che sia estate fino a dicembre (e ne ho sentiti tanti!), che mi spieghi come fa.
Ma, nonostante questo insieme di fattori disturbanti, mi sono determinata a trascorrere una giornata serena. Dapprima, mi sono tappata in casa con l’aria condizionata già alle 10, poi mi sono detta che uscire, e schiarirmi le idee, mi avrebbe fatto bene.
E a partire da quel momento sono accadute cose piacevoli che mi hanno risollevato l’umore ed emozionato.
Innanzitutto, lo scambio di messaggi, con un’anime affine, preziosa per il mio percorso, Laura. È incredibile come io e lei siamo connesse. Mi sento profondamente vista e riconosciuta da lei. Non sento il bisogno di proteggermi, come spesso mi accade, perchè con lei è tutto così bello e naturale…
Poi mi sono recata al Caffè San Carlo, riscoperto dopo aver conosciuto Francesca, altra creatura straordinariamente bella, centrata e affabile, che lì ha un ruolo di responsabilità.

Ho preso il mio adorato cappuccino, eccellente direi, e il barista mi ha omaggiato di una piccola tartelletta alla frutta, deliziosa, strappandomi un sorriso a 32 (o erano 37?) denti, per il momento non ancora cariati!
Non solo, al bancone c’era anche una barista di una gentilezza e di una giovialità che mi hanno riempito il cuore di gioia.
Sono piccoli grandi gesti che cambiano la giornata.
Forse, dovremmo un po’ tutti ricordarci di quanto un piccolo gesto può fare bene agli altri, smettendo di ronzare solo nel nostro piccolo alveare (oh no, forse l’esempio non era proprio calzante!).
Uscita dal Caffè, ho pensato di andare a visitare la mostra alle Gallerie d’Italia, ma ho scoperto che il lunedì sono chiuse e così ho fatto una piccola passeggiata, spalle aperte, petto in fuori, sguardo alto e fiero (e vestitino rosa svolazzante!). La nostra postura è fondamentale e ha effetto sul nostro umore!
Poco dopo, ho incontrato Michel, fanciullo conosciuto insieme ad Arianna sul bus 8. Uno di quei giovani, come lei del resto, che ti fanno sentire che il testimone è in buone mani. Un ragazzo delizioso, ben educato, dolce e sensibile. Una meraviglia, insomma. Mi ha chiesto del blog. Mi ha commosso: nemmeno le persone più vicine a me lo fanno. Non è un giudizio, ognuno fa quel che sente e va bene così. È solo una nota positiva nei suoi confronti. Un ragazzo incontrato tre volte che mostra una tale empatia e fiducia nei miei confronti. Mi ha commosso, ripeto. E, dopo questo incontro, le mie vibrazioni sono arrivate alle stelle!
Il mio giro è proseguito alla Rinascente, dove nella settimana del compleanno mi spetta lo sconto del 20%. Ne ho approfittato per acquistare il dono per mia mamma che, anche lei, compie gli anni in questi giorni e per concedermi alcune piccole coccole (quella che mi attira di più è una crema anticellulite di Goovi, effetto freddo!).

Prima di tornare a casa, non potevo non acquistare un piccolo nutrimento per la mia anima: il libro “Accabadora” di Michela Murgia.
Da giorni, non faccio altro che ascoltare sue interviste e divorare puntate del suo podcast, “Morgana”. E piango fiumi di lacrime. Piango per il suo coraggio e per la sua libertà, che mi commuovono. Piango per il mio coraggio e per la mia libertà che, a tratti, latitano.
Ma sento che lei mi sostiene e mi dà forza. C’è una frase nel messaggio di apertura di ogni puntata del podcast che mi tocca profondamente: “sono donne che vogliono piacersi, non compiacervi”.
Anche io, nel mio piccolo, sono una donna che sta facendo di tutto per piacersi, e non per compiacere, e per trasmettere ad altri questo modo di vivere e sentire.
Grazie, Michela. Grazie per avermi insegnato tanto, soprattutto l’importanza di essere me stessa senza paura.
Con Amor,
FF
Brano consigliato: “Il peso del coraggio” di Fiorella Mannoia.
8 risposte
Una cronaca dettagliata e interessante della tua giornata. Ti immagino vestita di rosa in giro per Torino. Mi hai trasmesso leggerezza anche se partiva tutto da una notte insonne. ????
Oh, cara Conci! Che bello leggere le tue parole! Riuscire a raccontarmi, trasmettendo leggerezza, è proprio il mio desiderio più profondo! Grazie, fanciullina meravigliosa.
Sei meravigliosa, grazie di cuore.
Mi sono emozionata!
P.S.: Sto leggendo anche io Accabadora.
Laura cara, tu sei meraviglia! Siamo così straordinariamente allineate…sono grata alla Vita per questo incontro!
Che dire del fatto che stiamo leggendo lo stesso libro (e stiamo ascoltando lo stesso podcast!)? Che nulla accade per caso?
Già che ci sei, allora, prova anche la crema a effetto freddo, sono pervasa dai brividi con 40 gradi! Probabilmente, mi terrò il mio adipe e la mia cellulite, ma la sensazione di freddo in questi giorni è impagabile… 😉
FF…Meravigliosa come sempre. Certe giornate iniziano pesantucce (la mia di oggi sarà pesata sui 10 kg temo). Però se ci armiamo di forza e coraggio e usciamo dalla porta di casa, possiamo conquistare il mondo. Tvb
Quanta saggezza nelle tue parole! E quanto siamo sempre allineate nel sentire…apprezzo molto la nostra capacità di mostrarci per quel che siamo: allegre, tristi, incazzate, stronzette, sempre VERE. E’ una conquista, non trovi? TVTB, bonne nuit sister!
Stronzette forever!! E io da oggi vera al 100%…come dicono gli inglesi what you see is what you get. Buona notte a te sister.
Gli inglesi sono maestri della sintesi! E tu li rappresenti appieno con il tuo animo British! Grazie, sister! Notte????