Per la seconda volta, oggi, sento il desiderio di scrivere.
Sono felice di questo. Significa che l’ansia e la paura hanno lasciato spazio alla voglia di comunicare e di farlo in modo autentico e libero.
Poco fa, ho scritto un messaggio a un’amica. Diceva: “La libertà ha bussato alla porta ed io, questa volta, ho aperto”.
Non mi attribuisco grandi meriti per questa frase. E’ stata ispirata da un aforisma di Martin Luther King “Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno”.
Non che vi sia tutta questa attinenza, ma quanto meno la porta, qualcuno che bussa e qualcuno che apre ci sono!
Mi trovo nuovamente a scrivere perché non posso non raccontarti cosa è accaduto oggi pomeriggio.
Dopo aver scritto l’articolo sulla leggerezza e averla sentita permeare ogni parte di me, ho ricevuto una chiamata che non mi aspettavo più di ricevere.
Lascia che ti racconti.
Conosco questa persona da 30 anni circa, siamo amici. Ma amici del cuore. Tuttavia, il tempo libero è limitato e così le occasioni di incontro.
Lui, in particolare, è impegnatissimo e ciononostante ha sempre trovato tempo ed energia da dedicarmi. Di questo, gli sono sempre stata grata.
Un paio di anni fa, però, ci siamo persi di vista. Quando ho pensato di cercarlo, recentemente, mi sono resa conto che non avevo più il suo numero di telefono e sono entrata nel panico.
Una volta ritrovata la calma, mi sono detta che potevo fare poco e che se non mi avesse cercata lui avrei dovuto rassegnarmi.
Ma la voglia di sentirlo cresceva sempre di più e la rassegnazione tardava ad affacciarsi. Così, negli ultimi mesi, ho affidato la mia richiesta al Cielo. In particolare, ho chiesto che gli arrivasse il mio desiderio di comunicare con lui e che mi chiamasse, se ciò era giusto per me (e per lui).
Premetto che lui è la persona più leggera e divertente che io conosca. È anche intelligente e sensibile. Ma soprattutto mi fa sentire sempre la leggerezza del vivere.
Ebbene oggi, dopo aver scritto l’articolo su questo tema, mi ha cercata!
Non solo, mi ha detto che erano mesi che si riprometteva di farlo ma si liberava sempre a tarda ora e temeva di disturbarmi.
Mi ha detto di aver percepito che avevo voglia di sentirlo.
Non so se l’abbia detto scherzando o meno, ma io sono davvero convinta che la mia frequenza l’abbia raggiuto.
In ogni caso, non posso descriverti la felicità che ho provato quando ho ricevuto la sua chiamata!
Ci tenevo a condividerla con te, chiunque e ovunque tu sia. Perché tu possa credere che è possibile, che siamo in grado di far accadere le cose, investendo energia sui nostri desideri e sulle nostre intenzioni.
Se non accadono, è perché non devono accadere e non dobbiamo forzarle, né farne un dramma.
Accadrà altro, accadrà qualcosa che è funzionale alla nostra evoluzione.
Ecco, ho finito. Veloce e incisiva.
Con Amor,
FF
Brano consigliato: “Volar” di Alvaro Soler. Ho appena finito di ballare sulle note di questa melodia lieve e gaudente. La mia anima francese sta volgendo il suo sguardo alle atmosfere spagnoleggianti e credo che il connubio si rivelerà interessante…