Chi è stato abusato, fisicamente o mentalmente, tenderà a tornare alla fonte dell’abuso. Lo farà in modi e con persone diversi, ma ciò che apparirà inspiegabile agli occhi di chi non ha vissuto tali situazioni sarà la dipendenza che svilupperà dal “male”.
Perchè lo fa? Non ho competenze professionali per fare affermazioni inconfutabili, ma credo che a spingere la vittima verso la reiterazione sia il bisogno di rivivere quella ferita fino a che non sarà pronta per guarirla.
Inoltre, credo che l’abuso riduca al minimo l’autostima di un essere umano, al punto che egli non si ritiene più meritevole di essere visto e amato (e di amare), e quindi tenda a punirsi per questo. Come se ciò che è accaduto fosse colpa sua. Deve aver pur fatto, così crede, qualcosa che ha indotto l’altro ad abusare di lui. Soprattutto se accade quando si è piccoli, non si hanno gli strumenti per riconoscere le altrui responsabilità.
Ho appena terminato la visione di “Baby Reindeer“, una miniserie tv, prodotta da Netflix, scritta e diretta (e interpretata) da colui che ha vissuto in prima persona tutto ciò che vedrai: Richard Gadd.

Oltre a consigliarla per la lucidità e il coraggio con cui il regista ha condiviso pubblicamente la sua storia, ritengo sia una visione importante perchè evidenzia in modo piuttosto diretto alcune dinamiche tossiche in materia di abusi e di dipendenze che si sviluppano come conseguenza. Dipendenze che possono essere da sostanze o da persone/situazioni e che annientano sempre di più l’individuo sino a renderlo incapace di farsi valere in situazioni e di fronte a persone “abusanti” e lo spingono ad accettare ciò che gli accade come se non vi fossero alternative. Spesso, a provare piacere nel vivere situazioni tossiche, in una modalità masochistica, per i motivi che ho descritto sopra.
La cosa veramente importante, e viene segnalata anche in apertura e in chiusura della serie, è sapere che chi vive questo può chiedere aiuto. Deve, direi. Tutti, e sottolineo tutti, meritano di essere amati e di amare, di essere felici.
Ripeto, non prendere le mie parole come oro colato. Sono solo sensazioni. Sarebbe bello che intervenisse una persona competente per illuminarci.
I temi di queste ultime pagine sono densi, forti, malinconici. Sento l’urgenza di parlarne e sono felice di avere uno spazio libero in cui poterlo fare.
Con Amor,
FF