Agisci! Questo è l’imperativo con cui voglio celebrare il mio nuovo inizio.
Ieri sera ho toccato il punto più fondo di me stessa. A farmelo notare, è stato uno dei miei angeli custodi terreni, una persona che in più di un’occasione mi ha esortato (ieri con particolare veemenza) a procedere nel mio cammino con forza e determinazione. La verità è che da tanto (troppo) tempo mi stavo limitando a sopravvivere, bombardata da stimoli ossessionanti che riempivano le mie giornate di nulla, e che una sollecitazione vigorosa era più che mai necessaria per sospingermi a un cambiamento.
Agire per uscire dalle sabbie mobili di una mente che, girando sempre intorno agli stessi schemi, nel vano tentativo di comprenderli e di superarli, ci incatena in un’inerzia soffocante (e spesso ci allontana dal presente). La mente, come ormai ci dicono tutti e non è mia intenzione profetizzare in tal senso, ma semplicemente raccontare la mia esperienza, non ci aiuterà, nemmeno attraverso l’analisi più accanita ed accurata, a trovare una soluzione. Solo l’intuito, che nasce da un cuore che si apre all’Amore e si riconosce il diritto di essere felice, e l’azione, ad esso collegata, possono condurci verso ciò che davvero siamo.
Dopo la conversazione con questa persona, che si è assunta l’ingrato compito di farmi notare quanto mi ero rinchiusa tra le sbarre di una gabbia dorata che stava restringendosi sempre più, ho sentito lo sconforto più totale. Il mio favoloso mondo è crollato. Io che vivo di sogni e di fiducia nella Vita e nelle sue occasioni (o che almeno credo di farlo), ad un tratto, mi sono detta: che ne sarà di me? Che ne sarà di quella fanciulla esile emotivamente, ma fisicamente gonfia come una mongolfiera per difendersi dal mondo esterno, annientata da una vita che non era la sua, quella fragile creatura che circa 6 anni fa ha detto addio ad un destino che sembrava predeterminato, scontrandosi con un ostacolo di cui forse ignorava le reali dimensioni?
Ho pianto tanto, ho bevuto un paio di bicchieri colmi di vino (naturale, ma sempre vino era), mi sono discretamente ingozzata. L’ho fatto per non sentire quella vocina che mi ripeteva che ero perduta e che, se non avessi trovato il modo per uscire da quello sconforto, mi sarei giocata questa esistenza. Continuavano a tuonarmi in testa, come in una serata tempestosa, le parole fatidiche che ho udito più volte e che mai come ieri mi sono sembrate reali: “se continui così, ti ammalerai seriamente”. E la verità è che io non avevo (e tuttora non ho) la più pallida idea di come fare a uscirne.
Il mio diario inizia così, con le mie ombre. Chi mi conosce in superficie vede solo la mia luce apparente e spesso se ne appropria senza troppi complimenti. Coloro che invece, coraggiosamente, si addentrano nei meandri della mia anima scorgono la mia luce autentica e abbagliante, ma anche tanta ombra.
Io sono qui per raccontarti chi sono, non per nascondermi o per venderti una versione artefatta, edulcorata di me. Questo è il mio spazio libero: chi si riconoscerà nelle mie parole, sarà invogliato a restare e a condividere con me un tratto di percorso più o meno lungo; chi, invece, si sentirà a disagio o non sarà interessato più di tanto, proseguirà, verosimilmente, il suo cammino altrove. Con buona pace di tutti. Mia di sicuro. Lotto da sempre per affermare la parte vera e libera di me. E, ora che l’ho trovata, non la lascio più andare, per nessun motivo al mondo…
E comunque oggi, dopo una notte tumultuosa, mi sono alzata a pezzi. Mi sono ritrovata con la mandibola di un gladiatore, per la gioia del mio dentista che dovrà contenere gli ennesimi danni alla mia placca notturna, il collo di un robot e gli occhi gonfi come quelli di un pugile parecchio saccagnato. Ma quella vocina si è ridotta e io ho sentito rinascere quella motivazione e quella passione che avevo perso da tanto (troppo) tempo.
Con Amor,
FF
Brano consigliato: “Farfalle” di Michele Merlo.
Anima pura e delicata. Ti penso, Romantico Ribelle.

6 risposte
Quanta verità in ciò che hai scritto e quanto mi ci sono ritrovata. Non ci sono sbarre peggiori della nostra mente. “Azione e intuito” per evadere da questa prigione: ne farò tesoro.
Un abbraccio
Nada
Grazie di cuore, Nada! Non sai quanto mi rendono felice le tue parole…sapere che qualcuno si riconosce in ciò che scrivo mi ripaga di tutti gli sforzi fatti per giungere sino a qui e mi fa sentire la bellezza, e la pienezza, della condivisione…Avanti tutta! Un forte abbraccio a Te!
Riconosco la tua Voce in questo scritto, il tuo ‘Canto libero’ e si SENTE tutta la
tua Forza di Voler Vivere libera dalle catene della signora mente che, come cerco ricordare sempre, fa il suo sporco lavoro e MENTE.
Come è bello assaporare le tue parole libere! Tante persone hanno bisogno della tua bellezza, anche io…
Grazie, DOLCE Cri! Com’è bello sapere che ci sei…e che sei al mio fianco…
Pochi momenti condivisi ma sufficienti a comprendere la fragilità del tuo essere supportata però dall’amore per la vita che possiedi.
Leggerti attraverso il blog permette, poi di metterti a fuoco,riuscendo scivolare come una carezza sul corpo
Grazie, Felice. Che bel nome che hai…
Grazie, innanzitutto, per aver dedicato tempo, energia e cura alla lettura delle mie pagine.
In pochi istanti, hai colto la mia essenza con la delicata sensibilità e con la capacità di entrare nel cuore delle persone, in un lampo, che sento contraddistinguerti.
La fragilità che, nutrita e curata con Amore, diviene forza. E’ proprio il messaggio che è insito in me e che voglio trasmettere attraverso i miei racconti.
Onorata di averti incrociato sul mio percorso.
Buona Vita!