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Perdono

Perdonare se stessi permette al proprio cuore di schiudersi e sbocciare come un fiore a primavera.

E’ una delle cose più difficili da fare, almeno per me.

Ho di nuovo vissuto una situazione in cui ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e mi sono fatta un po’ male. Ovviamente, mi sono sentita in colpa per questo. “Ma come è possibile”, mi ha detto una vocina, “tu che sei tanto illuminata non ti sei resa conto di dove stavi andando a parare?”.

Quella vocina che non molla mai, che non ha bisogno di mangiare, né di dormire, né di fare attività fisica, che è sempre lì, sul pezzo.

Perdonarsi, perdonare l’altro che in questa situazione non ha nulla a che fare con il nostro travaglio interiore, e lasciare andare sono le chiavi per permettere a noi stessi di trarre ciò che di positivo ogni situazione ha, per imparare la lezione e per ricominciare, più forti e consapevoli.

In questi giorni, ho ricevuto molti segnali della presenza di guide sul mio percorso.

Uno di questi è stato l’incontro con Rafael.

Rafael è uno psicologo americano, di Boston, conosciuto in uno dei luoghi che per me è diventato ultimamente “casa”. Mi riferisco a Orma, dove la presenza di Tommaso, di Matteo che, ahimè a breve partirà per la sua nuova avventura francese (quanto mi dispiace!), di Lorenzo, di Andrea, di Gianluca e dei nuovi arrivati Niccolò e Malfa (sospetto che non sia il suo vero nome!) è per me fonte di grande gioia e benessere.

Una sera ero al bancone, come sempre accade quando vado in un locale, rigorosamente da sola e “at the bar” (questo è l’influsso di ore passate a parlare con gli stranieri che incontro nei locali), quando a fianco a me vedo un ragazzo da solo.

La mia vena comunicativa, unita alla mia grande sensibilità e alla mia innata empatia, mi induce a rivolgergli la parola. Da quel momento, non abbiamo smesso un attimo di parlare, complice anche la presenza di Matteo, che è molto attento verso i clienti e bravo a creare situazioni connotate da spontaneità e leggerezza.

Io e Rafael siamo anime affini. Cosa intendo con questa espressione? Intendo anime che si riconoscono e non hanno bisogno di molto per sentire che vibrano alla stessa frequenza. Sono anime che la Vita invia sul nostro percorso, soprattutto in momenti in cui siamo un pò in difficoltà, o comunque quando sentiamo il desiderio di incontrare qualcuno con cui tutto è naturale.

Ci siamo rivisti successivamente, prima che lui partisse per completare la sua avventura italiana. Io ero molto stanca e anche un pò disconnessa da me stessa, forse se non avessi preso l’impegno in precedenza non sarei proprio uscita, ma questo non ci ha impedito di condividere belle emozioni e approfondire ulteriormente la conoscenza. Questo è ciò che accade quando tutto tra le persone è spontaneo e naturale. Ci si vede, ci si riconosce e ci si accoglie con le proprie luci e le proprie ombre.

Una delle cose che forse più ci accomuna è la sensibilità per ciò che è bello. Ieri mi ha inviato alcune foto della sua lunga passeggiata sul Lago di Garda. Credo che queste immagini parlino da sé.

Non sono sicuramente nel pieno della mia forma, un velo di tristezza, o forse di malinconia, offusca il mio cuore, complici anche i numerosi ostacoli che incontro nella vita quotidiana, ma sento comunque, in fondo, la pienezza che certi incontri regalano.

Questo vale anche per Matteo, che ho avuto modo di conoscere un pò di più negli ultimi tempi e che trovo un ragazzo dotato di grande personalità, di voglia di scoprire il mondo, con coraggio e curiosità, e di una contagiosa leggerezza del vivere. Credo che anche con lui una forma di connessione sia nata, legata a un comune senso di ricerca della libertà e a un comune desiderio di godere delle cose belle della vita.

Ieri sera ho fatto un salto a salutarlo nel suo ultimo giorno di lavoro. Sprizzava energia di vita da tutti i pori. Era circondato da amici che lo celebravano. Si respirava quella potenza che i cambiamenti, le nuove avventure, portano con sé. E’ stato molto bello e mi considero fortunata per aver avuto la possibilità di vivere un momento così.

Bene, ho forse un pò divagato dall’argomento del perdono ma non importa. Ognuno si ritroverà in ciò che più gli risuona.

Bon dimanche (et bon voyage à Matteo et Rafael)!

Con Amor,
FF

2 risposte

  1. i tuoi racconti mi trasmettono una leggerezza profonda e gioiosa, mi portano nella dimensione perfetta che esiste solo nel cuore.
    Grazie FF

    1. Grazie, cara Cri. Se c’è un motivo per cui scrivo, a parte l’effetto benefico su di me, è quello di arrivare al cuore delle persone. Grazie per averlo sentito e per aver dedicato il tuo tempo e la tua energia a me e alle mie parole…

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