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E respirare…

La Vita pensa sempre a tutto. Ti sottopone a prove toste, ma poi ti mostra che valeva la pena affrontarle e superarle.

A volte, il dono ha la forma di un grande pacco, con tanto di fiocco, che ti attende sull’uscio di casa. Insomma, è un regalo, senza se e senza ma. Altre, è qualcosa di più sotterraneo, che richiede ancora lavoro, ma che ti conduce a un nuovo modo di sentire. Un pò come trovare la chiave della serratura di una delle porte che ti permette di accedere profondamente a te stesso.

A me è accaduto proprio questo. Il giorno dopo lo scambio che ti ho narrato mi sono recata da un personal trainer. L’obiettivo era quello di avere una scheda di esercizi da fare a casa (odio, infatti, le palestre e le ginnastiche di gruppo) per avere una buona forma fisica. Che, peraltro, detto così genericamente vuol dire tutto e non vuol dire niente, come ho scoperto approfondendo il discorso con Amir.

Ma andiamo per gradi. Il nome di Amir mi è saltato all’occhio in uno dei giorni in cui ho accompagnato mia madre in ospedale per la sfilza di esami ai quali è costantemente sottoposta. Mentre attendevo che arrivasse dallo sportello, mi sono soffermata su un cartellone che conteneva tutto il programma di una conferenza a tema benessere dell’individuo, o qualcosa di simile. E’ passato un pò di tempo e ho un ricordo vago, ma sono certa che il memorizzare quel nome non sia stato un caso.

Ovviamente, data la mia proverbiale pigrizia, non l’ho contattato subito. Detto più spiritualmente, “i tempi devono essere maturi“. Ma l’ho fatto e ora sono davvero felice della mia scelta.

Il giorno dell’appuntamento, mi aspettavo la classica seduta con i soliti noiosissimi esercizi posturali (ma perchè per essere belli e in salute bisogna annoiarsi e faticare?) e mi sono ritrovata di fronte a un professionista, pieno di joie de vivre, che per più di un’ora mi ha spiegato cose che nessuno mi aveva mai detto sinora e che mi ha dato come “unico” esercizio quello di respirare. Chiaramente, con dei criteri e con delle indicazioni. Ma il succo è che se noi respiriamo correttamente, conduciamo una vita nettamente migliore.

Qualcosa ha risuonato in me e mi sono applicata con costanza e dedizione. L’ho fatto perchè mi sentivo (e mi sento) bene. Da quando ho iniziato, ho imparato a gestire meglio lo stress, che era arrivato a livelli intollerabili, ho meno dolori, ma soprattutto, come dicevo, ho sentito di avere avuto un accesso ancora più profondo alla mia essenza.

So che suona molto new age, ma ti assicuro che il semplice gesto di respirare, e di farlo con consapevolezza, ha una portata rivoluzionaria. A me, per esempio, ha permesso di abbandonare la modalità “sempre e comunque guerriera” per adottare quella “guerriera quando serve“. Che sollievo e che leggerezza.

Tra l’altro, in tema di gestione dello stress, ti segnalo un libro che mi è stato consigliato da Amir e che fornisce spunti interessanti, in chiave accessibile e divertente. Piccola nota: se hai più di 45 anni, dotati di occhialetti da lettura perchè la dimensione del font è davvero molto piccola!

Quante cose avrei ancora da dire, ma ora devo fuggire a fare il controllo annuale dei nei. Non sono una fanatica della prevenzione, nel senso che non controllo ogni mm del mio corpo ogni due mesi, ma una sorta di tagliando minimo lo faccio. E, se hai imparato a conoscermi, il livello minimo di una Vergine è cento volte più alto di quello degli altri!

Finirò presto di raccontarti! Ma tu, nel frattempo, respira!

Con Amor,
FF

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