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Tornare a casa

Sono tornata. E non solo qui. Sono tornata a casa.

In questo mese, mi sono persa. Ho vagato alla ricerca di una soddisfazione che continuavo a credere dovesse giungere dall’esterno. Per ottenere quell’appagamento, ho permesso a persone e situazioni di intossicarmi. Mi sono raccontata un sacco di frottole e, dopo averlo fatto, mi sono sentita disgustata e in colpa. Quel vuoto che è da sempre in agguato mi è sembrato sempre più intollerabile e sempre più bisognoso di essere riempito.

Il massimo di questa sensazione è giunto quando ho dovuto guardare in faccia la verità amara che si celava dietro una dolce illusione. L’occasione, perchè di occasione sempre si parla, mi è arrivata grazie a uno scambio intenso con una persona che da tempo gravitava nel mio spazio energetico. Una persona che, nonostante la sottile sensazione, non del tutto ascoltata, che ci fosse qualcosa che non andava, ho lasciato entrare nel mio mondo interiore.

Il giorno dopo questo scambio definitivo (quanto meno dal punto di vista di quel modo di rapportarsi), all’alba, ho fatto un sogno. Come sempre, il mio inconscio è generoso e mi sostiene con amorevole cura.

Da tempo vivevo fuori casa, in una sensazione di alienazione, quando ad un tratto mi sono detta: “ma io cosa ci faccio qui? Perchè vivo qui? Questa non è casa mia! Io ho una casa e voglio tornarci!

Che potenza, anima bella!

Al risveglio, mi sono sentita incredibilmente allineata (nuovamente, direi) con me e il mio cammino.

Ho provato, e sto provando, un senso di svuotamento che mi porta tristezza e anche un pò di severo giudizio rispetto al fatto che avrei potuto accorgermene prima e risparmiare quella sofferenza che ho sicuramente provocato a me stessa e all’altra persona. Ma non è più il solito vuoto che mi dilania. E’ una consapevolezza nuova. La consapevolezza che stare lontani da sé faccia ammalare, nel corpo e nello spirito, e tornare a sé sia la via.

E, come dico sempre, la consapevolezza è il primo passo nel cammino verso la guarigione.

In questo periodo caotico, in cui tutti corrono come schegge impazzite, per cercare il regalo più bello, o per rivedere persone che non vedevano da tempo, in cui tutto avviene fuori di noi, il mio augurio è che tu possa ritrovare quella intimità con te stesso che la tua anima tanto desidera. Che tu possa tornare a casa.

Con Amor,
FF

2 risposte

    1. Grazie, Ari, per aver rinanimato con le tue parole la mia creatura. Sei tu che tocchi il cuore, lo sfiori con la tua incredibile sensibilità e cura dell’altro. Un forte abbraccio.

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